Pavimentazione piazzali e “Cold Ironing”, oltre 5 milioni da Regione Veneto

Scritto da staff-interporto
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La Regione Veneto prosegue nello sviluppo dell’Interporto di Rovigo, sito strategico per la logistica del quadrante Nordest: oltre 5 i milioni complessivamente sul piatto per opere che andranno a completare la pavimentazione dei piazzali ed elettrificare le banchine, conclusi i bandi della Regione Veneto per tramite di Infrastrutture Venete i lavori avranno inizio il prossimo ottobre.

Con il primo intervento, finanziato nell’ambito della legge 380/1990, si va a consolidare un’area di circa 6mila metri quadrati garantendo una portata finale di 5 tonnellate/metro quadrato e realizzando una vasca per la raccolta delle acque meteoriche: l’importo di questa tranche è di 2,3 milioni di euro; il secondo step, costo 3 milioni, rientra invece negli interventi complementari al PNRR e porterà in dote a Interporto nuova cabina di ricezione Enel a 20 kilowattora (in gergo tecnico si parla di “Cold Ironing”, ovvero elettrificazione delle banchine, così da consentire alle imbarcazioni di poter ormeggiare spegnendo i motori) con il posizionamento di ben quattro colonnine di servizio elettrico e acqua potabile che saranno dislocati lungo le banchine, consegna lavori previsti entro primavera 2024.

Innovazione, investimenti e sostenibilità: queste le linee guida che ispirano un progetto complessivo di ammodernamento e rilancio a dir poco ambizioso, come rilevato dal Vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti: “Si può, anzi si deve sviluppare la logistica con una forte e sempre maggiore attenzione all’ambiente e con interventi e tecnologie avanzate che permettano di ridurre impatto sull’ecosistema assicurando anche vantaggi nella gestione di processi complessi, quali quelli portuali. L’Interporto di Rovigo, come già individuato dal Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030 – ribadisce il numero due di Palazzo Balbi -, ha un ruolo chiave nel trasporto di merci, forte della sua unicità nel panorama veneto in quanto concentra le modalità gomma, ferro e acqua che lo collegano alla viabilità stradale e autostradale, alla ferrovia Bologna-Padova e all’idrovia Mantova-Venezia”.